01 nov Che donna sei?

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Giovedì 12 Novembre 2015 Ore 21.00

Che donna sei? È un incontro in cui vi accompagneró nei viali misteriosi della personalità, ed insieme, visiteremo i luoghi sconosciuti della mente ed andremo a scoprire i talenti che ogni donna porta già dentro di Sé. Stress e stanchezza possono impedire   alla creatività di esprimersi. Attraverso la metafora dei giardini della mente vedremo come alcune strategie utili ci possono aiutare a sciogliere i blocchi.

La metafora dei “giardini della mente” ci aiuterá a comprendere come la personalità femminile, ma anche maschile si intende, sia costituita da tratti stabili e tratti modificabili. Con la mia collega, nonchè compagna di Università e grande amica, Dott.ssa Claudia Brianzi, abbiamo studiato ed approfondito le strutture di personalità in un isomorfismo con le strutture dei giardini storicamente sviluppatesi.

La personalitá è come un giardino e necessità di manutenzione e di cure: tempo  in cui si capovolge la terra per trasformare ogni tratto inutilmente fisso in una risorsa viva, tempo della semina e della raccolta. Ogni giardino ha una precisa struttura e così anche la personalità. La tua curiosità di approfondire emozioni, comportamenti e simboli  sarà accolta in un ambiente anche musicalmente straordinario. Artiste del passato, raccontate dalla voce e dagli strumenti dei musiciste eclettiche accompagneranno le nostre riflessioni e in una serata unica.

Introdurrà la serata  Fiorella Brambilla

Presidente dell’ Associazione QDonna di Lissone,  il Trio Jazz Femminile Fragaria Vesca, suonerà un repertorio denso ed emozionante, interpretando brani di straordinarie donne e artiste quali Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Billy Tipton Miriam Makeba, Amy Winehouse, Rebecka Törnqvist.

La pianista Daniela Barbera è autrice della sintesi  delle autobiografie delle famosissime artiste che ritroveremo nel repertorio del virtuosissimo trio Fragaria Vesca (Il materiale pubblicato è coperto da copyright)

Ella Fitzgerald

Cresce solo con la madre, abbandonata dal marito e poi da un compagno; quando la madre muore (lei ha 15 anni) va a vivere da una zia, ma sbanda, prova la depressione, il riformatorio. Uscita dal riformatorio lavora come fattorino ma intanto canta e partecipa a concorsi per dilettanti. La sente Chick Webb (batterista con una propria band)e la ingaggia come cantante. Quando Webb muore lei diventa la band leader, a soli 19 anni.

Ha un’estensione vocale di tre ottave e gira per il mondo cantando con tutti i più grandi artisti.
Quando compaiono i primi segni del diabete non ha ancora 40 anni, ma è troppo impegnata nelle tournée e non si cura. Il primo grave segnale ce l’ha in un concerto all’Arena di Verona, quando all’improvviso non ci vede più. Termina il concerto, e poi si ricovera, ma anche se inizia a curarsi la malattia è già avanzata. Viene colpita da un ictus, il peso le rende difficile camminare. Alla fine i medici le devono amputare entrambe le gambe alle ginocchia. Non tornerà più sul palcoscenico e muore a 78 anni.

Brani cantati da Ella:
======= One note samba
======== Mack the knife
========= Misty

Billie Holiday

Il vero nome è Eleanora Fagan, nasce nel 1915, da una notte d’amore tra un suonatore di banjo 16enne e una ballerina 13enne. Ha un’infanzia sofferta, il padre è sempre in tournée e la madre deve lavorare come domestica a N.Y. , così l’affida a una cugina di Baltimora che la tratta malissimo. A 10 anni viene stuprata da un vicino e viene custodita per un anno come testimone. A 13 decide di andare a vivere con la madre a New York. La madre nel frattempo aveva iniziato a prostituirsi, e anche lei si prostituisce, e non ha ancora 14 anni. Viene arrestata per 4 mesi, quando esce smette con la prostituzione e si mette a ballare e cantare nei locali. Prende il nome di Billie Holiday dal padre, Clarence Holiday. Incomincia a diventare famosa., lavora con i più grandi artisti. E’ tra le prime cantanti di colore ammesse a cantare con musicisti bianchi, superando le barriere razziali, anche se doveva sempre entrare dall’ingresso riservato ai neri e restare chiusa in camerino fino all’inizio del concerto. La sua vita è segnata da alcol e droga. Negli anni ’50 ha avuto grande successo anche in Europa, ma nel 1959 muore per le complicazioni di un’epatite. Ha solo 44 anni, è il 17 luglio, ed è in ospedale sorvegliata da un agente del servizio narcotici.

Brani cantati da Billie Holiday:
============= Georgia on My Mind
=========== Summertime

Billy Tipton

Nasce come Dorothy Lucille Tipton a Oklahoma City nel 1914. Quando ha 4 anni i suoi divorziano e la mandano a vivere a Kansas City da una zia ricca, che la fa studiare piano. Intanto impara anche il sax e diventa una brava sassofonista. Kansas City brulica di jazz clubs e lei ci lavora benissimo. Ma la Grande Depressione cambia le cose. Manca il lavoro, e così torna a Oklahoma City dove cerca scritture, ma tutti i gestori le danno la stessa risposta: sei piena di talento, però il tipo di lavoro e l’ambiente non sono adatti a una ragazza. Così nel 1933, Dorothy diventa Billy. Si taglia i capelli, comprime il seno sotto una fasciatura strettissima. E questa volta trova lavoro e successo.
Suona il sax e il piano con diverse band, e nel 1950 forma un trio di successo.
Nel frattempo aveva scoperto la sua omosessualità, ha diverse storie con donne finchè nel 1962 sposa la spogliarellista Kitty Oakes, di vent’anni più giovane, adotta tre bambini e vive serena per vent’anni, impegnandosi attivamente nell’educazione dei figli e nella vita pubblica della comunità. Alle compagne raccontava sempre che un incidente l’aveva mutilata e per questo teneva fasciati seno e genitali. Quando le arriva una proposta di contratto molto prestigioso a Reno, rifiuta per paura che il successo porti l’interesse della stampa a scoprire la sua vera identità. Il gruppo va in crisi e lei apre una seconda attività come agente di spettacolo.
Ma lavora poco, poi divorzia da Kitty, e vive in povertà; però non vuole riscuotere l’assicurazione sociale per paura che scatti un controllo medico. Muore per un’ulcera emorragica a 74 anni, durante la visita di uno dei figli, che chiama l’intervento di emergenza dopo essersi consultato telefonicamente con Kitty. E il coroner che accerta il decesso scopre quella verità così disperatamente occultata.

Brani eseguiti da Billy Tipton:
======= Take the “A” train
======= In a Sentimental Mood

Miriam Makeba

Nasce nel 1932 a Johannesburg. Inizia a cantare a livello professionale negli anni cinquanta, con una propria band, poi in un musical e altre varie situazioni. Il suo successo però le causa l’esilio imposto dal governo di Pretoria dopo il mio primo tour negli Stati Uniti del ’60: non potevano tollerare che fosse diventata il simbolo di un popolo oppresso. Si trasferisce a Londra, dove conosce Harry Belafonte, che l’aiuta a trasferirsi negli Stati Uniti. In America incide molti dei suoi brani di successo. Nel 1968 sposa l’attivista per i diritti civili Stokely Carmichael, la cosa non piace molto e i suoi contratti discografici sono annullati. Si trasferisce in Guinea, dove la coppia diventa amica del presidente. Nel 1985 muore la sua unica figlia. Continua a tenere concerti in Europa, finchè nel 1990 Mandela, liberato, la fa tornare a casa. Intanto la sua salute peggiora, per l’aggravarsi dell’artrite reumatoide che aveva contratto in gioventù. Nel 2005 si dedica a un tour mondiale di addio alle scene, cantando in tutti i paesi che aveva visitato nella sua carriera.
Muore nella notte fra il 9 e il 10 novembre 2008 per un attacco cardiaco a Castel Volturno dove, qualche ora prima, nonostante forti dolori al petto, si era esibita in un concerto contro la camorra, che pochi mesi prima aveva lì ucciso sei immigrati africani.

Brani cantati da Miriam:
======= Pata Pata
====== Can’t Cross Over

Amy Winehouse
Nasce in Inghilterra, da una famiglia ebreo-russa. A soli 16 anni entra alla National Youth Jazz Orchestra, nella quale canta per la prima volta come cantante professionista. Viene notata da un talent scout ed è già famosa a soli 20 anni, grazie alla sua voce “nera”.
E’ però insoddisfatta, si sente manipolata a fini commerciali, e si prende un periodo di assenza dalle scene, periodo in cui soffre di crisi depressive. Molti dei suoi brani sono scritti da lei, uno dei più famosi (pubblicato nell’album “Back to Black, che nel 2006 ha una grandissimo successo sia in USA che in Europa) si intitola “Rehab”, “riabilitazione, recupero”, e canta del suo rifiuto a disintossicarsi da alcol e droga. E’ in questo periodo che inizia la sua relazione con quello che diventerà suo marito, un assistente di video musicali che la inizia all’uso di droghe. La loro relazione gira intorno a droga, alcool e violenza.
La vita di Amy è una continua altalena tra autodistruzione e recupero: viene fischiata nel 2007 a Rio perchè troppo ubriaca per cantare, si ritira per tre mesi ai Caraibi dove fa vita regolare (il marito intanto è in carcere per aggressione), e torna in gran forma. Ma se lascia la droga, non è così con l’alcool. Ha di nuovo un fiasco, a Belgrado, nell’estate del 2011, perchè va in scena ubriaca; tutto il tour europeo viene annullato. Muore poco dopo, forse perchè il suo fisico non ha retto il continuo disintossicarsi e poi riprendere a bere.
Anche lei entra nel “Club dei 27”, il lungo elenco di cantanti morti prima di compiere 28 anni (Jimi Hendrix, Kurt Kobain, Janis Joplin e molti altri).

Brani scritti e cantati da Amy:
=========== Back to Black
======= Love is a losing game

Rebecka Törnqvist
(sottofondo: piano-blues in F)
Nasco nel 1964 a Uppsala, in Svezia ma passa l’infanzia in Africa dove il padre lavorava per un’organizzazione umanitaria.
E’ considerata una delle più importanti artiste che hanno portato l’interesse pubblico verso le giovani cantanti in Svezia negli anni ’90. Non è una cantante di puro jazz, ma di pop contaminato dal jazz.
Con il suo primo album di debutto ha venduto oltre 100.000 copie.
Forse per essere nata in un’epoca più moderna, e anche in un Paese come la Svezia in cui la discriminazione di genere non è così forte come in altri Paesi, non ha dovuto faticare per mostrare la sua bravura.

Brano scritto e cantato da Rebecka:
========== One hour drive

Ringrazio l’Associazione  QDonna per avermi invitato a  condividere un po’ della mia esperienza professionale con la possibilità di confrontarmi con tutte voi. Vi aspetto!

Dott.ssa Ornella Convertino

Psicologa Psicoterapeuta

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