31 mag Difendersi dalle Violenze

Difendersi dalle Violenze 

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“Giulia, 23 anni, studentessa.  Un giorno durante una seduta le chiesi semplicemente di fare un disegno libero e poi le chiesi, Giulia:  che significato ha per te questo disegno? Inizió a piangere a dirotto mi raccontó una storia terrificante in cui suo padre aveva  abusato di lei per anni, finchè un giorno Giulia prese il coraggio di aprire quella cerniera e di parlare con sua madre. Cosa succede quando si apre una cerniera? Le parti si dividono. Giulia aveva paura di questo, che parlando avrebbe voluto dire distrutto la sua famiglia . Infatti la madre iniziò a litigare violentemente con il padre, notò professionista. Giulia era decisa a  denunciarlo, ma la madre non voleva, in quanto pensava  alle critiche della gente. Il padre lasciò la famiglia. Giulia si sentiva in colpa per la disgregazione della famiglia,  ma si sentiva anche molto arrabbiata con il padre benchè lo amasse. 

Alla fine Giulia decise una soluzione,  si fece ella stessa cerniera per unire la parti della famiglia e disse ai suoi genitori : se starete  sempre insieme ed il papà si fa curare , io non lo denuncerò  e lo perdonerò  per il male che mi ha fatto. Il padre tornò a  casa.
Io chiesi a Giulia come mai lo avesse  perdonato e lei rispose:
Perchè siamo umani, siamo tremendi e siamo malati. Ho capito che mio padre aveva una malattia e vedendo che aveva accettato di farsi curare seriamente l’ ho voluto perdonare”

Quante storie ci sono in Italia simili a quella di Giulia? Quante cerniere continuano ad esserci sulle bocche delle donne?

6 milioni 788 mila, 6.788.000 donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% sono donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni. Lo afferma la pubblicazione dei dati ISTAT del 5 giugno 2015, relativi all’anno 2014.
Il dato sconvolgente è che circa il 60% sono ragazzine e bambine,  proprio come Fortuna, gettata dal balcone perché si è ribellata alle violenze.
Ricordo anche i fatti di Colonia di gennaio 2016, che mi hanno dato l’impulso  a volere continuare ad informare le donne e le famiglie sulla possibilità di difendersi, prevenire e combattere il fenomeno della violenza.
In questo senso il Convegno è un po’ come una cerniera capace di unire e rendere sempre più visibile i progetti  tra i diversi soggetti che a vario titolo operano per un mondo migliore.

Nella prima parte si è evidenziato come gli strumenti di legge e la capacità di intervento delle forze dell’ordine si siano sempre più evolute e abbiano creato possibilità concrete di intervento.
Nella seconda parte è emerso come le reti sociali si siano sempre più organizzate dando vita a progetti articolati  come
1)Rete Artemide: scopo principale è promuovere la costruzione di un sistema interistituzionale per il riconoscimento, l’accoglienza e il sostegno delle donne vittime di violenza familiare, mettendo in rete tutte le risorse, le strutture, le professionalità che sul territorio si occupano di dare risposte e tutela alle donne, per poter offrire loro il supporto necessario per uscire dalla violenza.
2) Rete «Diade» («Deployment of Intervention Against Domestic Violence»).
3  I Centri Antiviolenza  come il C.A.DO.M. (Centro Aiuto Donne Maltrattate) che opera a Monza e sul territorio della Brianza dal 1994  che fanno parte della Rete Artemide offrendo ascolto, accoglienza, consulenza legale, sostegno psicologico, alloggio d’emergenza, proteggendo la  sicurezza.
4) Pronto soccorso di urgenza ed emergenza  con uno sportello dedicato al primo intervento per le vittime della violenza
Nella terza parte sono stati affrontati due punti
1) la tecnologia viene  in aiuto alle donne con l’applicazione SHAW, capace di chiamare con click le forze dell’ordine
2) la prevenzione nelle scuole.
E’ importante insegnare ai ragazzi che la violenza è riconoscibile attraverso alcuni segni indicatori di un rapporto che può trasformarsi in modo violento. Ciò aiuta a difendersi e a contrastare quei comportamenti lesivi della dignità individuale.

Cambiare la cultura sulla violenza dipende anche da tutti noi
Potersi difendere dalle violenze dipende anche da tutti noi
Le maglie della rete più sono strette e più ci sorreggono.

Dr.ssa Ornella Convertino

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