13 nov BIOTECNOLOGIA INDOSSABILE: I CORPI ESTRANEI DIVENTANO VITALI

DR.CONVERTINO ESPERTA IN PSICO-ORTOPEDIA

DR.CONVERTINO ESPERTA IN PSICO-ORTOPEDIA

BIOTECNOLOGIA INDOSSABILE

I CORPI ESTRANEI DIVENTANO VITALI

IL CORPO COME VOLONTA‘ E RAPPRESENTAZIONE: FILOSOFIA,ANTROPOLOGIA E PSICOANALISI RIPENSANO IL CORPO NELLA MEDICINA HI-TECH,  è il titolo dell’importantissimo workshop che ha avuto luogo Sabato 12 novembre a Pistoia, imminente capitale delle cultura nel 2017, promosso dal Dott. Augusto Iossa Fasano, Psichiatra e Psicoanalista, studioso di sistemi protesici e di impatto sulla psiche, Presidente dell’associazione Metandro, autore di un volume dal titolo Fuori da Sè.

Che impatto hanno le protesi sui pazienti? Emozioni ed identità sono coinvolte nella nuova percezione corporea?Come reagiscono i familiari al nuovo corpo del paziente? Queste sono alcune delle domande che si sono snocciolate nel workshop, attraverso la condivisione di esperienze tecniche, mediche, psicologiche unitamente ad approfondite riflessioni filosofiche e religiose.

Il mio apporto ha riguardato l’esperienza di 17 anni di lavoro con pazienti traumatizzati a livello ortopedico: amputazioni, sindrome genetiche, traumi che hanno causato parziali immobilità degli arti. In particolare la mano bionica  ha permesso a molti pazienti di poter raggiungere livelli di soddisfazione eccellenti nello svolgimento delle attività quotidiane.

Dai risultati degli studi clinici ho osservato un rilevante processo che ho chiamato  IDENTITA’ TRANSITORIA, quello stato in cui il paziente integra l’identità psico-corporea passata, alla nuova percezione di sé, elicitata dalla modificazione subita dalla mano stessa (trapiantata, mutilata e mano-bionica).

Durante questo processo un ruolo chiave è giocato anche dall’équipe dei sanitari, medici, fisioterapisti, psicologi, infermieri.

La nuova identità del paziente che indossa la bio-tecnologia, che sia un arto artificiale, o  altri device cardiaci, quali stent, pacemaker, accede alla risorsa mentale e relazionale dello staff da cui è seguito.

Lo staff diventa  FUNZIONE DI SUPPORTO ALL’IDENTITA’ TRANSITORIA DEL PAZIENTE E  CONTRIBUISCE A CONFIGURARNE LO SCHEMA CORPOREO E  LA RAPPRESENTAZIONE PSICHICA. In che modo?

Prendiamo l’esempio di chi dovendo indossare la mano bionica segue un trattamento intensivo di fisioterapia. Il fisioterapista che accompagna il paziente alimenta e struttura con lui nuovi schemi mentali e raggruppamenti neuronici, che danno significato funzionale ed emotivo al paziente stesso. La propria capacità di potenziarsi ed essere maggiormente abile, lo vede in una nuova trasformazione di identità corporea e dell’immagine di Sè. Anche i familiari e gli amici, contribuiscono alla costruzione di una nuova percezione di Sè . Dall’iniziale sensazione di avere un corpo estraneo nel corpo (la protesi) il paziente integra via via il suo nuovo corpo, animato e confortato dalla maggior capacità di muoversi e progettarsi nel mondo.

Molti pazienti dicono: sono rinato! La sensazione di rinascita apre la speranza di poter continuare ad affermarsi nel mondo interiore e sociale con una propria autenticità e  con una nuova vitalità.

Per una serena integrazione di ogni device e protesi utilizzo da tantissimi anni  il METODO T.I.M.E, che aiuta il paziente e la famiglia e superare gli ostacoli, i traumi,  lo scoraggiamento. Il metodo potenzia i pazienti sul piano emozionale, strategico, comportamentale e relazionale, in modo che possano ritrovare la loro nuova identità e il loro stile di vita, stabilizzando le nuove abilità.

 

 

 

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